Ultima modifica: 25 maggio 2015
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Ultima modifica: 25 maggio 2015

Coordinamento Docenti Precari: più di 2500 firme per dire no alla riforma

Il Coordinamento Docenti Precari boccia l’alunno Rossi Enrico, Governatore della Regione Toscana.

Il Coordinamento Docenti Precari boccia l’alunno Rossi Enrico, Governatore della Regione Toscana.

Una bocciatura inevitabile al Governatore della Toscana Enrico Rossi, che da più parti sollecitato a consegnare il Questionario con le risposte alle domande sul DDL Scuola che il CDP sta sottoponendo a tutti i candidati regionali, trasmette una mail frutto di copia e incolla e zeppa di inesattezze.
In questi giorni molti questionari sono stati inoltrati a candidati regionali, allo scopo di determinare con esattezza la loro posizione in merito all’impostazione e ai principi fondanti del disegno di modifica della scuola.
L’alunno Rossi è bocciato dagli insegnanti, lo boccia la sua Regione Toscana, che grazie al lavoro dei Docenti del Coordinamento ha raccolto più di 2500 firme per chiedere al Governatore di farsi carico di opporsi in prima persona a un disegno di legge che calpesta la dignità di studenti e insegnanti.
Una bocciatura al PD Toscana, che nella maggior parte dei casi incalzato dalle domande dei nostri colleghi si è mostrato smarrito e impreparato su un tema che costituisce il cardine della tabella di marcia del loro padrone Renzi.
Noi consegneremo le firme al Governatore e a voi il giudizio dei fatti. Le ambigue e molli parole delle strateghe del PD: On. Malpezzi, On. Rocchi, On. Puglisi, On. Coscia, On. Ghizzoni e dell’improvvisato On. Faraone e quanti tra loro stanno muovendo le nostre vite sullo scacchiere della politica meritano fino in fondo il nostro impegno affinché alle prossime elezioni Regionali del 31 maggio il nostro voto venga a mancare.
Una riforma quella della scuola che non piace alla sinistra, ma neppure alla destra. Una riforma che soddisfa solo il capannello governativo, che è rimasto solo a difendere un provvedimento che non trova riscontro pedagogico e amministrativo e tantomeno didattico. La scuola si è unita nel dire: “Matteo, di questa riforma ne parliamo il primo di giugno… stai sereno”.

Coordinamento Docenti Precari

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