Mi chiamo Andrea Codispoti e sono Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Rita Pisano” di Pedace (CS). Sono candidato con la Lista n. 3 UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori) per le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Nel farti i migliori auguri di buona Pasqua, vorrei sottoporti una mia breve riflessione su queste elezioni. In base alla sentenza del Consiglio di Stato n. 363 del 18 febbraio 2015, il MIUR è stato costretto ad indire le elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il termine “costretto” appare il più adatto, perché non sembra che il Ministro e il Governo abbiano intenzione di confrontarsi con il Consiglio. Infatti, è in discussione in parlamento il ddl su “La Buona Scuola”, che il governo vuole far approvare entro il mese di giugno. Il disegno di legge contiene tutta una serie di novità epocali che andrebbero approfondite. Dovrebbe essere il costituendo Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, in base alle previsioni dell’art. 2 del D.Lgs. 233/1999, ad “esprimere pareri obbligatori” sulle materie del ddl, prima che questo sia approvato. È chiaro che i tempi strettissimi di approvazione non permetterebbero al Consiglio di insediarsi e di esercitare le sue funzioni su una materia così importante. Per motivi di brevità, non è possibile entrare nel merito della proposta di legge, rimane però la questione del Piano assunzionale straordinario, che deve essere stralciato, garantendo ai precari le giuste aspettative. In questo modo, alcuni punti cruciali del testo legislativo potrebbero essere corretti dal Consiglio e trovare il consenso più largo possibile degli operatori scolastici e dei cittadini. Da candidato per la Lista UCIIM per la componente Dirigenti Scolastici, penso che dovremmo impiegare i giorni da qui al 28 aprile per aprire una discussione nazionale sul disegno di legge, per convincere il governo a ritardarne di qualche mese l’approvazione. Le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione acquisterebbero così una valenza molto significativa e la scuola tutta ne trarrebbe vantaggio: “una scuola nuova per una società nuova”. Ti chiedo il tuo voto. Andrea Codispoti