Ultima modifica: 13 giugno 2015
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Ultima modifica: 13 giugno 2015

Fnasa: verso la Buona Scuola, riflessioni e commenti

Si chiude l’anno con la tensione del blocco degli scrutini che prolunga i tempi e stanca i docenti.

Dulcis in fundo e poi …il Referendum?

La scuola è finita. Un nuovo anno scolastico si consegna alla storia con il carico delle belle esperienze, dei positivi progetti realizzati, dei traguardi conseguiti ed anche delle grosse ferite che ancora sanguinano nell’intento di sognare una vera “buona scuola” disegnata dal Parlamento e poco gradita a molti operatori,  artefici e protagonisti non convinti dell’innovazione.

Si chiude l’anno con la tensione del blocco degli scrutini che prolunga i tempi e stanca i docenti, influendo negativamente nell’esercizio di un momento delicato e importante dell’anno scolastico qual è appunto la valutazione finale.

Vien meno la serenità nel formulare giudizi e voti che gratificano e stimolano i ragazzi a far meglio per il prossimo anno e l’ombra nera di sospettosi dubbi circa l’esito del disegno di legge sulla nuova scuola che influirà sul futuro dell’intera comunità scolastica.

Tra le molteplici proposte che avanzano in questi giorni nelle sale dorate dei palazzi romani circola la voce di un possibile referendum, soluzione democratica che implica una convergenza sulla progettualità della scuola che tuttora manca. Quale scuola s’intende costruire: quella di ammortizzatore sociale che aumenta i posti di lavoro o quella della qualità formativa che dà vita a progetti didattici puntuali e pertinenti allo sviluppo delle competenze degli studenti?

Tra le ultime novità messe in cantiere c’è anche quella del preside a tempo, quindi un nuovo “precario” nella  scuola, titolare di un  incarico triennale rinnovabile per un secondo triennio, proposta non gradita dalle Associazioni dei presidi che attaccano le OO.SS le quali con la loro campagna contro il preside finto leader educativo, hanno determinato questo papocchio.

Intanto la macchina degli esami di stato ha il disco verde e si riprende l’avventura con le innovazioni sulla pratica del CLIL e le esperienze di scuola lavoro che dovrebbero contribuire alla valutazione finale.

Quest’anno, visto il debutto degli indirizzi della riforma all’Esame, sono molto rilevanti le riunioni territoriali di coordinamento dei Presidenti di commissione con gli Uffici Scolastici Regionali per fornire indicazioni e chiarimenti alle commissioni.

La prima prova scritta di italiano, avrà luogo mercoledì 17 giugno 2015 , il giovedì 18 la seconda prova, mentre la terza prova si svolgerà il 22 giugno.

La  commissione, nella terza prova, terrà conto, ai fini dell’accertamento delle competenze, abilità e conoscenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, e della disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL, come descritte nel documento del Consiglio di classe. Anche il colloquio orale potrà partire da eventuali esperienze condotte in alternanza o in tirocinio.

Intanto, le feste di fine anno, le cene sociali con gli studenti, le recite, le rappresentazioni teatrali, le proiezioni di video documentari dell’anno scolastico, “raccontano” l’avventura di un anno di servizio culturale e formativo che lascia certamente un segno sull’esperienza esistenziale degli studenti.

 

F.N.A.S.A. Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome

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