Gli alunni delle classi 3E, 3As e 3Bs della scuola secondaria hanno partecipato a una visita d’istruzione presso il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, luogo dell’eccidio nazista del 12 agosto del 1944. Dopo un’escursione a piedi da Valdicastello Carducci, lungo uno dei sentieri che quel giorno furono percorsi dai tedeschi per raggiungere Sant’Anna, hanno visitato i luoghi della Memoria, come il monumento in ricordo delle 560 vittime e il Museo Storico, e ascoltato le toccanti testimonianze di alcuni superstiti, che all’epoca erano solo dei bambini.

Riportiamo alcune riflessioni degli alunni della classe 3E:

“Questa è stata una gita d’istruzione perché so di essere cresciuta come persona; questo è un tipo di istruzione che ti permette di vivere nel mondo, di stare con le persone; so che ciò che ho imparato non lo dimenticherò, perché ho imparato a viverlo e a averlo a cuore”

“E’ stata una delle esperienze più impegnative della mia vita, mi riferisco alla fatica emotiva: ascoltare le storie dei superstiti non è come leggerle sui libri di scuola. Ma i sentimenti non bastano, e bisogna trasformare queste emozioni in azioni; non serve dire: “Che tristezza l’eccidio a Sant’Anna” o “mi dispiace per l’Ucraina”, certe esperienze devono modificare la nostra mentalità e il nostro modo di vivere; porterò quel che ho visto ovunque, per uccidere l’indifferenza”

“Ci sono state persone che si sono distinte, salvando delle vite e andando contro il sistema a cui appartenevano, come il giovane soldato tedesco che ha salvato un gruppo di donne e bambini; non scorderò mai questo luogo, lo porterò sempre nel mio cuore”

“Sono rimasto molto scosso da questa esperienza, che mi ha aiutato a capire “dal vero” le conseguenze della guerra: laggiù era diverso rispetto a quando se ne sente parlare a scuola o nei telegiornali. In alcune zone del mondo stragi e conflitti del genere continuano ad avvenire e tutti noi dobbiamo impegnarci per bloccare il ripetersi della storia”

“Non basta provare tristezza o rabbia per essere partecipi della Memoria, ma bisogna anche ricordare e tramandare ciò che è accaduto. Una volta che ci si trova in questi luoghi, si capiscono molti aspetti della storia, che portano a fare riflessioni che, secondo me, sono necessarie nella vita. Consiglio a tutti di visitare questo luogo all’apparenza molto piccolo, ma che contiene una grande storia”

“Quando si ascoltano toccanti testimonianze come quelle che abbiamo sentito, è impossibile rimanere indifferenti. Porterò sempre con me questo insegnamento: ciascuno di noi, grande o piccolo, potente o debole, può dare un piccolo contributo per creare un mondo migliore”

“Sentire questi racconti è diverso dal leggerli su un libro, perché in quest’ultimo l’emozione viene meno e spiccano invece dei numeri, numeri di persone che non ce l’hanno fatta. Durante questa gita, ho potuto vedere quanta gente è dovuta morire prima che potessimo ottenere la libertà”

“La guerra cambia completamente la vita delle persone, è sinonimo di assoluta sofferenza, coinvolge tutti; la violenza è solo uno svantaggio per tutti e quello che è successo a Sant’Anna è solo un piccolissimo frammento del male che essa porta”

“Molti degli ex-ragazzi che si sono salvati dalla strage sono riusciti ad aprire i loro cuori, con le loro testimonianze. Sono molto grata a queste persone, che con tanto coraggio hanno deciso di rivivere quegli atroci eventi, allo scopo di insegnare a tutti a non ripetere gli errori del passato, e sono grata alla nostra guida, che a Sant’Anna ci ha accompagnato in questo lungo e bellissimo viaggio”

Al seguente link è invece disponibile il video “Riflettere e creare sulla Memoria”, realizzato dagli alunni della classe 3Bs:

https://drive.google.com/file/d/19200GRjqCdVm6-ngF9tISncn6VncajJ3/view?usp=sharing

Alcune foto delle tre classi, durante l’escursione a piedi da Valdicastello Carducci a Sant’Anna e la visita al Parco della Pace: