Ultima modifica: 19 dicembre 2021
Ultima modifica: 19 dicembre 2021

#io leggo perché

Classe 3F – Scuola secondaria di I grado

Noi siamo i ragazzi della 3F della scuola Leonardo Fibonacci, e abbiamo deciso di partecipare al contest #ioleggoperché, perché qualche settimana fa quando la professoressa Giannetti è entrata in classe e ce ne ha parlato siamo stati tutti molto entusiasti.

Creare una canzone rap sui libri!? Era una bella sfida, secondo tutti noi.

Così ci siamo messi subito a lavoro, e ben presto i gruppi si sono formati.

Tutti ottimi gruppi, che hanno fatto tutti splendidi lavori, e si sono impegnati molto, a partire dai testi delle canzoni.

Dovevano essere bei testi, che trasmettessero l’importanza della lettura per noi, ma non solo per i noi che siamo adesso, ma per i noi che diventeremo in futuro.

Questo!

Le canzoni dovevano far capire quanto i libri fossero importanti per il futuro. Una volta finiti i testi ogni gruppo ha scelto una base dal web.

Alla fine la canzone era completa, ma, per esibirci al meglio, ci sarebbe servita una cassa e dei microfoni e, lasciandoci sorpresi positivamente, alcuni alunni e professori ci hanno fornito il necessario.

Tra ballerini e cantanti abbiamo fatto innumerevoli prove, abbiamo cambiato idea mille volte, volevamo tutto fosse davvero perfetto, ma alla fine siamo stati davvero pronti.

Siamo usciti, accompagnati dalla professoressa Giannetti e dalla professoressa di italiano Simonelli per andare alla “libreria dei ragazzi” a registrare i video.

E così ha fatto, a turno, ogni gruppo, vestito coordinato e organizzato.

Infine, proprio per completare l’opera, i video sono stati montati, completati di sottotitoli e di alcuni effetti, senza dimenticarci di offuscarli, per la privacy!

Davvero fantastici!

Alla fine di tutto, riguardando insieme i video, ognuno di noi ha rivisto tutti i motivi per cui ha deciso di partecipare al progetto.

Perché non siamo tutti lettori accaniti, no.

Ma tutti, almeno una volta, abbiamo iniziato un libro, che magari non ci ispirava neanche, ma che dopo le prime pagine diventava un rifugio essenziale.

Voi direte un rifugio da cosa? Beh, da tutto, dal mondo esterno, che spesso alla nostra età, ma io penso a qualsiasi età, fa paura. Un rifugio dalle proprie incertezze, anche sul futuro, e qui la cosa più bella è che mentre utilizziamo quel libro per non pensare al futuro, quello prima o poi in futuro ci servirà, perché anche se ormai per noi è dimenticato, se magari quel genere non ci piace più, quel libro nel nostro cuore c’è stato, e sono convinta che anche se non ce ne accorgiamo non se ne andrà più.

Link al video: https://drive.google.com/file/d/18JK296qKAdIbn6Fo4s4ZCM99WGUKhLpC/view?usp=sharing