Ultima modifica: 22 dicembre 2018
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Ultima modifica: 22 dicembre 2018

Partecipazione al Teatro del Maggio Fiorentino

In allegato l’articolo scritto dagli alunni

Quest’anno le classi seconde sez. A, C e le terze della succursale e centrale, preparate dai docenti di Musica Dario Atzori, Susanna Cusin, Cinzia Giannetti  e Nadia Pulvirenti, hanno avuto l’opportunità di partecipare a due grandi eventi presso il Teatro del Maggio Musicale a Firenze, rispettivamente l’opera di “Cenerentola”, in data 9 novembre e il musical “West Side Story”, il 15 dicembre.
In occasione del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, il Teatro del Maggio ha messo in scena una delle sue opere più apprezzate. “C’era una volta un re”: è la canzone di Cenerentola, che sogna di sfuggire alle sue due stupide e noiose sorellastre, una canzone che diventa realtà quando sposa il Principe, Don Ramiro. Liberamente ispirato alla favola di Charles Perrault, la matrigna è sostituita dall’esilarante Don Magnifico, Sovrintendente di Occhiali e Presidente della Vendemmia, Cenerentola non perde una scarpa, ma è l’astuta Alidoro che organizza una festa durante la quale Prince e Cenerentola si incontreranno, e un falso incidente permette a quest’ultimo di essere riconosciuto. Il lieto fine è garantito, con un tocco di malizia, dalla sposa appena sposata che, rivolgendosi al patrigno e alle sorellastre, canta “il loro perdono sarà la mia vendetta”.
Si allega un articolo con spunti di riflessione redatto dagli alunni partecipanti. 

Il Musical West Side Story, capolavoro di Leonard Bernstein, nell’anno del centenario (1918 – 1990) torna a Firenze dopo quasi sessant’anni dalla prima e unica altra rappresentazione al Teatro del Maggio Musicale. Successo meritato e travolgente.
In scena uno spaccato di vita difficile, di emarginazione, amori, sogni delusi, degrado, risse, desideri di evasione, tutto condensato in quel microcosmo nelle strade, non ancora riqualificate a metà anni ’50, dell’Upper West Side di New York, dove poi sorgerà il Lincoln Center. Tematiche di emarginazione sociale, immigrazione, integrazione. Un dibattito attuale, aperto, infinito.
L’agenzia americana che detiene i diritti sul musical ha concesso l’uso della lingua italiana per i soli dialoghi; la produzione coniuga la tradizione delle coreografie originali di Jerome Robbins (riprese da Fabrizio Angelini) con la scenografia, elegante, sobria e snella nei cambi di scena, di Hella Mombrini e Silvia Silvestri, e con i costumi di Chiara Donato, i quali ci portano alla New York degli anni ’50.
L’allestimento scenografico e gli elementi scenici sono essenziali, vengono spostati velocemente a scena aperta e le scale antincendio che dominano il panorama urbano newyorkese sono un chiaro e immediato riferimento al balcone veronese di Giulietta, la cui vicenda è simmetrica come suggerisce e indaga Michele Girardi nell’interessantissimo saggio del programma di sala “There’s a place for us”: Giulietta e Romeo, da Verona nel Westside, a quella di Tony e Maria.
Le coreografie originali di Jerome Robbins, insieme alle musiche costituiscono il segreto più che cinquantennale del successo del musical. 
L’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino si conferma travolgente, affidata alla direzione precisa e pulita del giovane Francesco Lanzillotta con il coro del Maggio diretto da Lorenzo Fratini.
Il cast, come in ogni musical che si rispetti, è  formato da bravi e travolgenti giovani artisti pronti a coniugare le esigenze della recitazione con quelle del canto e della danza.

Ringraziamo tutti i colleghi e genitori accompagnatori che hanno permesso a tantissimi alunni di assistere a questi spettacoli dal vivo di altissima qualità, offrendo una straordinaria occasione per la crescita culturale dei nostri ragazzi .

Referente Attività musicali e teatrali
Prof.ssa Susanna Cusin

la cenerentola per articolo sito