Ultima modifica: 3 luglio 2022
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Ultima modifica: 3 luglio 2022

Piccoli consumatori critici crescono – classi 3A e 3E

Percorso pluridisciplinare di Educazione Civica sul consumo critico

Si è appena concluso il percorso pluridisciplinare di Educazione Civica sul consumo critico che ha visto protagonisti gli alunni delle classi 3A e 3E della Scuola Secondaria. I ragazzi hanno infatti distribuito i prodotti del commercio equo e solidale di cui si sono fatti promotori nelle ultime settimane di scuola. Questa è stata la fase finale di un percorso sui temi della globalizzazione e dei rapporti fra Nord e Sud del mondo, in cui sono state approfondite questioni legate alla storia dei prodotti che acquistiamo, mettendo in rilievo lo sfruttamento dei lavoratori che spesso si nasconde dietro di essi e che viene subito dai paesi meno sviluppati. Anche con l’aiuto dei volontari dell’associazione “Il Chicco di senape”, sono stati trattati gli ambiti del settore tessile e della produzione dei capi di abbigliamento nei paesi del Sud del pianeta, che sono distribuiti a basso costo (la cosiddetta “fast fashion”), e quello del settore agricolo nel mondo e in Italia, con forme di sfruttamento come il caporalato. Sono state poi presentate le possibili alternative ai meccanismi ingiusti che regolano l’attuale mercato e alcune buone pratiche del consumo critico: le “4R” (riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero) e la scelta di prodotti provenienti da una filiera equa e rispettosa delle persone e della natura, come quelli del commercio equo. Dal momento che la onlus “Il Chicco di senape” porta avanti da anni progetti di cooperazione allo sviluppo, è stata infine proposta agli alunni un’esperienza di volontariato, che li ha portati alla stesura di un volantino e alla promozione e distribuzione, fra i loro familiari e amici, di quattro diversi prodotti del commercio equo in vendita presso la bottega del “Chicco”: caffè e cioccolato provenienti da paesi del Sud del mondo, una passata di pomodoro coltivato in Puglia e libero dalla illegalità e dal caporalato, un portachiavi confezionato con stoffe tradizionali africane. Alla luce di questa esperienza, i ragazzi possono essere fieri di aver fatto qualcosa di bello e giusto, e di aver dato il loro piccolo ma concreto contributo per costruire un mondo migliore.

Ecco i volantini realizzati dagli alunni, sui quattro prodotti del commercio equo di cui i ragazzi si sono fatti promotori: