Ultima modifica: 6 dicembre 2016
Istituto Comprensivo Statale "L. Fibonacci" > Eventi > Progetto “Scuola Amica”
Ultima modifica: 6 dicembre 2016

Progetto “Scuola Amica”

Consegnati i diplomi Unicef

In data 5 dicembre 2016 è avvenuta presso la Sala Convegni della Stazione Leopolda di Pisa la consegna dei Diplomi alle Istituzioni Scolastiche che hanno partecipato al Progetto “Scuola Amica” dell’Unicef nell’ a. s. 2015 – 2016.

Per la nostra Scuola hanno ritirato l’attestato gli alunni: Margherita Turchetti 2B, Leonardo La Gamba 2C e Francesco Barandoni 2As accompagnati dalla referente Unicef dell’Istituto Prof.ssa Lucia Basoccu.

Gli alunni hanno illustrato l’attività teatrale legata al Progetto “ Un ponte sull’amicizia” liberamente ispirato al libro “Momo” che ha visto salire sul palcoscenico del Palazzo dei Congressi le classi della scuola primaria: 5A delle “Nicola Pisano” , 5A e 5C delle “Damiano Chiesa” e le classi 1B, la 1C, 1As della Scuola Media “L. Fibonacci” per un totale di 146 ragazzi.

Nel corso del loro intervento i tre ragazzi hanno elaborato ed illustrato le seguenti riflessioni qui sotto sinteticamente riportate:

“C’è stato il coinvolgimento della famiglia …..quando tornavo a casa raccontavo quello che avevamo fatto e i miei mostravano interesse, si divertivano e poi alla fine mi hanno aiutato a trovare l’abito per lo spettacolo, sono venuti a vedermi e questo mi ha fatto piacere, si sono divertiti con me. Posso dire che attraverso la mia esperienza hanno partecipato allo spettacolo.

Ho anche imparato che per tutti c’è sempre la possibilità di ricominciare, ripartire… mentre recitavo mi sono bloccato, non sapevo come fare….poi son riuscito a ripartire, ho continuato e ho finito lo spettacolo.

Penso che nella vita come nel teatro una persona si possa bloccare, sbagliare, fermare ma che comunque può sempre ripartire, ricominciare, andare avanti.

Tutti potevano contribuire ad esprimere idee che poi sono state anche realizzate. Se accadesse questo, se i ragazzi potessero vedere realizzate le loro idee forse il mondo sarebbe migliore. Gli adulti spesso non riescono ad afferrare ciò che i ragazzi vorrebbero fare o dire.

Spesso da parte degli adulti manca l’ascolto, il tempo e la disponibilità ad ascoltare i ragazzi.

L’esperienza teatrale ha permesso di consolidare l’amicizia tra i partecipanti e/o di stringere nuove amicizie; si sono create situazioni e un ambiente che hanno favorito il successo dello spettacolo. Se nelle città e nei luoghi abitati ci fossero maggiori possibilità di stare insieme e di svolgere feste, giochi con i vicini, le famiglie di un palazzo o di un quartiere, la gente starebbe meglio.

Durante le prove tra di noi si è stabilito un rapporto di fiducia, ci siamo aiutati e ci siamo “affidati” l’uno all’altro. Anche i professori hanno avuto fiducia nei nostri confronti e questo ci ha stimolato a crescere, a fare meglio. Anche noi abbiamo avuto fiducia nei professori e ci siamo “affidati” a loro.

Il benessere, cioè il sentirsi bene dentro, è stato fondamentale per il successo dello spettacolo. Una persona che si sente accettata, che sta facendo qualcosa che gli piace, non si comporta negativamente. Durante le prove ci siamo sentiti a nostro agio, ci siamo divertiti e ci siamo sentiti un vero gruppo.

Al contrario il malessere può portare anche al bullismo perché un ragazzo o una ragazza si possono sentire a disagio e reagire assumendo comportamenti scorretti.”