Ultima modifica: 17 marzo 2017
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Ultima modifica: 17 marzo 2017

Ricordare l’alluvione del ’66

La 1A della Secondaria coinvolta in un progetto della Protezione civile

Eccoli sul palco per esprimere con le loro parole le emozioni provate nello scoprire cosa provocò a Pisa la piena dell’Arno nel 1966. È la classe 1A della scuola secondaria, coinvolta in un progetto proposto dalla Protezione civile del Comune di Pisa che ha inteso sensibilizzare sui rischi di esondazione del Fiume Arno in occasione dell’anniversario dell’alluvione del e del crollo del ponte Solferino.

Eccoli sul palco in Banchi, per ricevere da Paolo Ghezzi, vicesindaco con delega alla Protezione Civile, i meritati applausi per il lavoro svolto. Sono i ragazzi della 1A della scuola secondaria, che, guidati dalle professoresse Silvana Sottomano e Giovanna Soldi, sono stati coinvolti in un progetto proposto dalla Protezione civile del Comune di Pisa che ha inteso sensibilizzare sui rischi di esondazione del Fiume Arno in occasione dell’anniversario dell’alluvione del 1966 e del crollo del ponte Solferino.

Nella giornata conclusiva dell’esperienza, i lavori dei nostri ragazzi e di altre sette classi partecipanti sono stati esposti sotto le Logge di Banchi, mentre sul palco si alternava la lettura di testi poetici e narrativi prodotti per l’occasione. Il percorso didattico che ha portato a questo momento è stato articolato.

I ragazzi hanno esaminato fotografie e articoli di cronaca dell’epoca, hanno incontrato gli esperti della Protezione civile e gli operatori di Forma cultura. Ma il momento più emozionante è stato trovarsi con una testimone dell’evento, la nonna di una compagna, che attraverso i ricordi ha fatto vivere a tutti quei drammatici momenti.

Poi i ragazzi sono passati alla produzione, immaginando pagine di diario di loro coetanei di quei tempi e pagine di quotidiano. Infine hanno realizzato un plastico dell’Arno in piena ed espresso in alcune poesie le emozioni destate dalla scoperta di un evento che ha segnato la storia della città.

I lavori realizzati rimarranno esposti nell’atrio del Comune, Palazzo Gambacorti, fino a lunedì 20 marzo e saranno visitabili nell’orario di apertura del Palazzo Comunale.

Giovanna Soldi