Ultima modifica: 9 gennaio 2015
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Ultima modifica: 9 gennaio 2015

Sport per tutti … sulla neve giornate dedicate all’integrazione

Giornate sulla neve 3 marzo 2015

Premessa

Dalla “Carta Europea dello Sport” (1975), che all’art. 1 sancisce il “diritto allo sport” di tutti i cittadini europei fino alla recente Carta Etica della Regione Toscana (“Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene” art. 2) , il quadro normativo – ai vari livelli istituzionali- pone l’accento sul carattere inclusivo e aggregante dell’attività sportiva.
Il concetto di sport si identifica sempre più con quello di “sport per tutti”; nel diritto alla pratica sportiva e motorio- ricreativa viene comunemente riconosciuto uno dei principali fattori individuali di benessere fisico e psicologico oltre al mezzo attraverso il quale si realizzano obiettivi sociali, politici e culturali; in esso viene identificato un diritto di cittadinanza e, come tale, un diritto inalienabile di ognuno.
Al fine di consentirne l’attuazione piena, le Istituzioni si sono adoperate nel promuovere, soprattutto negli ultimi anni, molteplici azioni, prioritariamente dirette alle fasce di utenza cosiddette “a rischio” , quelle per le quali barriere fisiche, sociali, culturali possono essere di ostacolo all’accesso a tale diritto.
Le iniziative in materia di disabilità rappresentano , da questo punto di vista, un settore strategico di questa nuova politica di fare sport.
La Convenzione dell’ONU sui Diritti delle persone con disabilità (2006) , all’art. 30, parla di sport e lo include tra un’altra serie di attività – la cultura, il gioco, le attività ricreative – che sono altrettanti diritti fondamentali per le persone disabili. La Carta ’ONU punta su due fattori. L’ordinarietà: il legislatore toglie lo sport dalla sola dimensione socio-sanitaria e riabilitativa , conferendogli la dimensione ben più importante dell’ordinario, come evento non specifico che , possa essere perseguito dalle persone con disabilità in qualunque momento della loro vita. L’inclusione: lo sport , nell’ottica dei diritti umani significa integrazione piena del disabile nella vita comunitaria di tutti i livelli, su basi di uguaglianza con gli altri.
La prospettiva fornita dal recente contesto normativo ha spinto le Istituzioni , sempre più, al sostegno di progetti e iniziative capaci di declinare nella pratica quotidiana questo diritto di uguaglianza nello sport secondo alcuni , prioritari aspetti:

  • garantire una pari accessibilità ai luoghi che ospitano attività sportive , ricreative e turistiche;
  • incoraggiare la messa a disposizione, di adeguati mezzi strutturali , risorse umane e servizi al fine di garantire la più ampia partecipazione alle attività sportive, su base di uguaglianza con gli altri;
  • garantire che soprattutto i minori possano partecipare, in rapporto di pari opportunità con gli altri minori, alle attività ludiche e sportive.

All’interno di questo prospettiva condivisa, il mondo della scuola rappresenta la sfida più significativa da raccogliere.

Obiettivi generali e specifici

Oltre trent’anni fa iniziava in Italia un processo formativo inedito che apriva le porte delle scuole comuni a tutti quegli alunni che, in quanto disabili, avevano vissuto fino a quel momento ai margini del sistema educativo, relegati all’interno di istituti “speciali”.
Il percorso fatto non è stato semplice in quanto l’esperienza dell’integrazione totale ha comportato lo scardinamento delle modalità formative tradizionali. Attualmente il nostro sistema educativo ci permette di offrire una prospettiva pedagogica in cui l’assunto fondamentale è il riconoscimento dell’integrazione scolastica come momento fondamentale per la tutela della dignità umana dell’alunno con handicap.
Da questo punto di vista è ormai unanimemente riconosciuto come lo sport rappresenti uno degli strumenti più efficaci in questo percorso formativo che pone al centro i concetti di “integrazione” e “inclusione” tra ragazzi normodotati e ragazzi disabili: essere partecipe della normalità e della dimensione dell’ordinario fa sentire lo studente con handicap emotivamente vicino agli altri e, nello stesso tempo, gli genera sicurezza nelle proprie possibilità ed autostima; dall’altra aiuta lo studente normodotato ad accrescere il sentimento di appartenenza ad un gruppo sociale, in cui viene riconosciuto su un piano di parità l’altro o il diverso da sé.

In questo contesto è di fondamentale importanza che ogni progetto, in cui protagonista è l’attività sportiva, preveda la presenza dell’intero “gruppo classe”, in quanto soggetto eterogeneo composto da ragazzi disabili e normodotati.

Il progetto “Sport per tutti sulla neve” nasce su questa premessa con un triplice obiettivo:

  1. utilizzare lo sport come momento di integrazione e di inclusione degli alunni disabili (o con difficoltà comportamentali) al fine di superare condizioni di isolamento fisico ed emotivo;
  2. offrire alla scuola la possibilità di migliorare la propria offerta formativa attraverso un momento di coinvolgimento di tutti gli alunni;
  3. valorizzare le potenzialità del binomio sport/disabilità , ponendo l’attenzione sul superamento di oggettive e diffuse criticità (vedi mancanza di impianti sportivi accessibili, professionalità formate ad hoc ecc.)

Destinatari e bacino di utenza

I destinatari sono tutti gli Istituti Scolastici Superiori della Regione Toscana di 1° e 2° grado, che potranno partecipare con una rappresentativa di classe che veda coinvolti gli alunni disabili e gli alunni normodotati accompagnati da uno o più docenti.

Edizioni precedenti:

  • 2012 in un’unica giornata;
  • 2013 in un’unica giornata;
  • 2014 in due giornate.

Questa scelta, imposta dagli organizzatori per problemi logistici e di budget economico, ha determinato l’imposizione di un “numero chiuso” nelle iscrizioni , che si è attestato per l’edizione 2014 a 400 ragazzi circa.

L’edizione 2015 si strutturerà su tre giornate, ad ognuna delle quali potranno partecipare circa 150 studenti.

Soggetti coinvolti

Ogni soggetto partner assume, nell’ambito del progetto, funzioni e competenze specifiche: Ufficio Scolastico regionale (promotore) ; Provincia di Pistoia ( coordinamento generale); Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale (rapporti con il mondo scolastico); Collegio Regionale Maestri Sci Toscana / Sci Montagna Pistoiese / G.S. Unità spinale di Firenze (gestione logistica e organizzativa del personale impiegato nel progetto); Val di Luce spa (gestione logistica impianti sciistici , attrezzature sportive ); Fondazione Barone de’ Franceschi (vitto)

Un rappresentante di ogni ente partecipa alla composizione di un Comitato che cura e verifica la fattibilità delle singole fasi del progetto .

Risultati attesi

  • promozione dell’integrazione sociale attraverso la pratica sportiva e pari possibilità di accesso: il progetto si basa sulla necessità di far nascere, attraverso il momento sportivo, una “relazione tra pari”. La presenza quindi di persone disabili accanto a persone normodotate (attraverso il coinvolgimento del gruppo-classe nel caso delle scuole) ha il significato di suggerire l’appartenenza ad una “comunità” senza barriere e di allontanare – attraverso il momento sportivo – sentimenti di diversità ed esclusione.
  • sviluppo di una rete di “offerta” finalizzata alla promozione del territorio: La rete istituzionale e territoriale attivata attraverso il progetto (enti locali, mondo sportivo, volontariato sociale, scuole, categorie produttive e professionali…) permette di agire , rafforzandoli, in quegli ambiti della società prioritariamente destinati a favorire i processi formativi del cittadino e contribuisce a diffondere una sensibilità nuova su tematiche fondamentali quali la pari dignità di accesso ad ogni momento della vita sociale.

Da questo punto di vista il progetto , avendo come naturale bacino di utenza tutte le scuole della Regione, porta con sé inevitabili finalità di promozione del territorio , delle sue bellezze naturali e delle sue potenzialità in termini di offerta di servizi: potenzialità uniche per Abetone quando si parla servizi offerti alla disabilità.

Programma: luoghi, modalità e tempi di svolgimento

Il progetto si articola su 3 giornate nell’anno 2015:

  • 3 marzo 2015 con le Province di MASSA CARRARA – LUCCA – PISA
  • 4 marzo 2015 con le Province di AREZZO – FIRENZE – SIENA – GROSSETO
  • 5 marzo 2015 con le Province di PRATO – PISTOIA – LIVORNO

Nell’ambito dell’obiettivo più generale di valorizzazione dell’attività motoria e sportiva in quanto veicolo di benessere psicofisico e di integrazione sociale , il progetto si propone più specificatamente di far conoscere e provare le discipline sportive del “bianco” e di promuovere il territorio della Montagna Pistoiese dove esiste (in località Val di Luce ad Abetone) una delle poche stazioni sciistiche “accessibili” a livello nazionale, nonché personale appositamente formato e specializzato sulla disabilità .

Le giornate si sviluppano su un’attività mattutina e una pomeridiana alternate:

  • sci di fondo presso una pista appositamente tracciata presso il campo scuola “Sprella” in Val di Luce, (a partire dalle ore 9,00)
  • sci alpino presso il campo “Sprella” in Val di Luce (a partire dalle ore 14,00)

Le iscrizioni da parte delle singole scuole (sulla base di schede informative predisposte da hoc e allegate) vengono raccolte dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Pistoia , che monitora i numeri e vaglia le criticità logistiche insieme al Comitato.

Una volta completata la lista di adesioni da parte del mondo scolastico , Il Comitato – sotto il coordinamento del Collegio Maestri di Sci Toscana – provvede alla suddivisione dei ragazzi partecipanti in gruppi , strutturati e composti a seconda del grado di disabilità posseduto.

Nell’ottica della completa integrazione e inclusione, tutti i ragazzi iscritti vengono coinvolti nell’attività sciistica, qualsiasi sia il tipo di handicap (da quello psicologico a quello fisico anche grave come cecità, tetraplegie, sindrome di down ecc) .

Per motivi organizzativi, le singole scuole dovranno aderire con una rappresentativa di classe che veda coinvolti l’alunno disabile e gli alunni normodotati nel rapporto di 1 a 2, oltre al docente accompagnatore.

NON SARANNO AMMESSE DEROGHE

Si fa presente che nell’ambito delle tre giornate nessuno potrà dedicarsi ad attività sciistica in proprio, in quanto lo spirito del progetto è quello di far crescere quella “comunità”senza barriere e di allontanare definitivamente sentimenti di diversità ed esclusione.
Per quanto sopra si invitano i partecipanti ad osservare il programma.

Tutti i ragazzi vengono quindi dotati di attrezzatura sportiva ad hoc e supportati da personale specializzato per tutto il periodo di “prova” delle singole discipline.

Per informazioni generali sul progetto:

  • Provincia di Pistoia – Servizio Sport – Dott.ssa Simona Pallini tel. 0573/374273 – mail: s.pallini@provincia.pistoia.it
  • Ufficio Scolastico Pr5ovinciale di Pistoia – Prof. Franco Ceseri – tel 0573/21453 – pistoia@edfisica.toscana.it