Ultima modifica: 21 maggio 2015
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Ultima modifica: 21 maggio 2015

Via libera della Camera al ddl ‘La Buona Scuola’

Giannini: “Proposto grande cambiamento culturale”.

Giannini: “Proposto grande cambiamento culturale”

“Con il via libera dell’Aula di Montecitorio al disegno di legge ‘La Buona Scuola’ si avvicina il raggiungimento di un obiettivo che per questo governo è centrale: il rilancio del nostro sistema di istruzione attraverso un cambiamento culturale che mette al centro questi principi: autonomia, trasparenza, responsabilità, valutazione e merito”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, dopo il sì della Camera dei Deputati sul ddl scuola, che ora passa all’esame del Senato.
“La scuola che avremo a settembre sarà una scuola nuova, con più risorse umane e finanziarie per costruire il proprio progetto formativo, anche in base alle esigenze espresse dagli studenti. Alla Camera dei Deputati – continua Giannini – è stato fatto un grande lavoro per arricchire ulteriormente il testo e sciogliere alcuni nodi. Abbiamo messo un primo punto dopo mesi di dibattito. Confidiamo ora che al Senato ci sia un lavoro altrettanto proficuo e che si possa poi procedere ad un rapido via libera per avere le prime novità in vigore già a settembre”.
Il disegno di legge approvato oggi alla Camera è frutto di un lavoro di ascolto iniziato a settembre dal Governo e proseguito con le audizioni in Parlamento e gli incontri dell’Esecutivo con sindacati, studenti e genitori. Il ddl prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano straordinario di assunzioni per poter dare alla scuola i docenti di cui ha bisogno e tirare una linea con il passato sul tema del precariato storico. Dal 2016 si assume solo per concorso. Il provvedimento mette al centro l’autonomia scolastica. Si danno gli strumenti finanziari e operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare. Ovvero più soldi (viene raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole) e più risorse umane (con il piano assunzioni ogni istituto avrà in media 7 docenti in più per i progetti e il potenziamento dell’offerta).

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